Oracle Content Management utilizza un approccio a più livelli per proteggere i file nel cloud.
- Nome utente e password: è necessario un account utente per accedere al servizio. Gli account vengono impostati e gestiti dall'amministratore del servizio, ovvero la persona responsabile della gestione del servizio per l'organizzazione.
- Cifratura file: i file vengono protetti con la tecnologia SSL (Secure Sockets Layer). I file vengono cifrati quando vengono caricati (in transito) e quando vengono memorizzati (inattivi) nel cloud. Ciò ne impedisce l'uso non autorizzato.
- Controllo dell'accesso: l'utente esercita un controllo totale su chi può accedere ai file. È possibile aggiungere colleghi di lavoro come membri di una cartella nonché impostare i diritti di accesso per tali utenti al momento dell'aggiunta. Oltre alle cartelle, è possibile condividere anche i file mediante collegamenti. Se invia un collegamento a un membro di una cartella, la persona potrà collegarsi e usare il file nel servizio. Se invece si invia il collegamento a una persona che non è un membro, la persona non potrà visualizzare gli altri file della cartella.
- Ricerca virus: i file caricati nel cloud possono essere sottoposti a un controllo antivirus se l'opzione corrispondente è stata impostata dall'amministratore del servizio. Gli eventuali file infetti trovati vengono messi in quarantena nel cestino e contrassegnati come infetti con un'icona speciale.
- Passcode su dispositivi portatili: quando si accede ai file su un dispositivo portatile, è possibile impostare un passcode per garantire ulteriore sicurezza. Il passcode è un numero a quattro cifre impostato e gestito dall'utente sul dispositivo e utilizzato in aggiunta al nome utente e alla password. I file scaricati nel dispositivo vengono cifrati e non è possibile accedervi al di fuori dell'applicazione Oracle Content Management a meno che non vengano scaricati in modo specifico per essere utilizzati nel dispositivo.
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